Come raggiungere il Monte Faraut in Valle Maira partendo dalle Grange Chiapusso per il Bivacco Carmagnola a La Colletta, Vallone di Traversiera.
NOTE TECNICHE |
Partenza: Grange Chiapusso, Comune di Acceglio (CN) – 2.014 m circa s.l.m. |
Rifugio (Bivacco) Carmagnola alla Colletta: 2.830 m s.l.m. |
Monte Faraut: 3.046 m s.l.m. |
Tempo totale impiegato: 5 h circa totali (tempo in movimento) |
Lunghezza totale del percorso: 20 Km A/R |
Dislivello+: 1.100 m |
Difficoltà: E |
Segnaletica: Bolli, Cartelli, Ometti in pietra |
Continua il filone delle escursioni semplici destinate a vedere come si comporta il mio ginocchio in montagna. Questo percorso si sviluppa su una discreta lunghezza (circa 20 Km A/R), ma sempre su carrareccia fino al Bivacco Carmagnola.
Dal Bivacco, si percorre un traverso fino all’attacco della cima, poi un ultimo tratto in salita abbastanza ripida.
La partenza
Superato il Comune di Acceglio, si prosegue fino ad incontrare, sulla destra, la deviazione per Lausetto e Rifugio Carmagnola, da cui ci si immette su una strada sterrata.
Raggiunte le Grange Chiapusso, parcheggiamo l’auto in prossimità del ponte dove la strada è delimitata da un cartello che impedisce il passaggio ai veicoli motorizzati. Ci mettiamo, quindi, in cammino lungo una larga e comoda carrareccia.
Arriviamo al Bivacco (Rifugio) Carmagnola
Percorriamo la lunga carrareccia militare immersi nel verdeggiante contesto del Vallone di Traversiera, con una visuale meravigliosa sulle cime della Valle Maira.
Raggiungiamo, così, molto facilmente, il punto panoramico de La Colletta, a quota 2.830 m, dove sorge anche il Bivacco Carmagnola, inaugurato nel 2020. L’edificio sorge accanto ad un ex caserma militare che fungeva da ricovero, deteriorata nel corso degli anni dalle intemperie e dai numerosi atti vandalici. Nel 2017, ad opera del Comune di Acceglio e dei volontari del CAI, è stata individuata l’attuale struttura per costruire il nuovo Bivacco, che dispone di 10 posti letto, tavolo panca e sgabelli. E’, inoltre, dotato di radio ricetrasmittente sintonizzata automaticamente con il Soccorso Alpino e barella taboga smontabile più una cassetta per il pronto soccorso.
E ora…si sale sul Monte Faraut (3.046 m)!
Ci lasciamo alle spalle il Rifugio e proseguiamo trascurando, dritto davanti a noi, il sentiero che sale al Buc Faraut (2.914 m). Pieghiamo, invece, leggermente a destra per intercettare la detritica traccia che, poco sotto il filo di cresta, conduce diagonalmente al Monte Faraut.
Dopo un traversino su terreno a tratti sdrucciolevole, raggiungiamo la base della cima e iniziamo a salire lungo ripidi tornanti su detriti nerastri (qui la fatica si fa sentire un po’). In breve, comunque, ci portiamo sulla spalla che sorge ai piedi della vetta tondeggiante del Monte Faraut, dove spicca la croce di vetta.
Non siamo soli…
Giunti in vetta, vediamo un piccolo gruppo di persone che si stanno riunendo per la celebrazione della Santa Messa in occasione del Ventesimo Anniversario della posa della Croce, organizzata in collaborazione con il CAI di Saluzzo.
Veniamo invitati a partecipare, ricevendo una calorosa accoglienza. Ci uniamo, quindi, alla funzione e al momento successivo di condivisione di cibo e bevande…Un momento di grande partecipazione e unione, in quel bel clima di calore che accomuna gli amanti della montagna!
E ora…testiamo il ginocchio in discesa…
Giunto il momento di scendere, mi attrezzo di tutore al ginocchio e comincio a zampettare giù per il sentiero, realizzando con grande sorpresa che il dolore è decisamente contenuto lungo il sentiero, un po’ tortuoso, che scende al Bivacco Carmagnola, per sparire quasi del tutto lungo tutta la carrareccia successiva, fino all’auto.
Posso, quindi, iniziare a sperare per le prossime uscite…Magari si proverà ad alzare un po’ l’asticella…
Concludiamo con un pranzo da chef!
Lungo la discesa, prima di raggiungere l’auto, ci fermiamo per pranzare. Oggi, diversamente dal solito, non ci saranno i panini, ma un ricco menu a base di spätzle (gnocchetti di spinaci) conditi con un bel battuto di carne, il tutto preparato sul momento per testare la funzionalità del coltello Beavercraft, generalmente destinato all’intaglio del legno, in ambito culinario…Coltello e menu decisamente approvati!
E con lo stomaco bello rilassato, concludiamo la nostra splendida giornata sul Monte Faraut, di cui lascio, come sempre qui sotto, foto, video e traccia GPS scaricabile gratuitamente.
Qui la mappa 3D del Percorso:
Per scaricare la traccia GPS, potete cliccare QUI
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Grazie per la lettura e, come sempre, ci troviamo qui con la prossima escursione!
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